Sinodo della Chiesa luterana 2009

Roma (NEV), 6 maggio 2009 – Il Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) conclusosi a Roma lo scorso 3 maggio, ha visto una cinquantina di deputati delle comunità luterane italiane valutare l’operato del Concistoro, l’organo esecutivo della CELI, e prendere decisioni sul futuro della vita della chiesa.

Quest’anno in particolare l’assemblea sinodale ha ricordato i 60 anni dalla sua fondazione che risale al 1949. “In un Sinodo si intersecano questioni amministrative e testimonianza di fede vissuta – ha spiegato la presidente del Sinodo, Christiane Groeben -. Ricordarci che da sessant’anni siamo chiesa in Italia è stata un’occasione di gioia. Come pure verificare che in questi anni siamo cresciuti: quest’anno il Sinodo ha accolto all’unanimità nella CELI una nuova comunità costituitasi recentemente a Torino”.

Nella serata del 30 maggio, il discorso commemorativo principale è stato affidato al vescovo luterano di Vienna e segretario generale della Comunione delle chiese protestanti d’Europa (CCPE), Michael Bünker. Per una chiesa sessant’anni possono essere pochi o tanti, ha detto Bünker: pochi se si considera la lunga storia del cristianesimo, tanti se si considerano i grandi cambiamenti avvenuti dal 1949 ad oggi. “Una chiesa che rimane fedele al proprio incarico e alla propria missione è però sempre giovane”, ha affermato il vescovo. Riflettendo sull’identità europea oggi, Bünker ha aggiunto: “L’Europa è un progetto verso il futuro, lontano dal proprio doloroso passato di guerre di religione e intolleranze. Per questo, come protestanti europei, non abbiamo come scopo una rievangelizzazione del continente, ma la costruzione di un’Europa in cui sia possibile la convivenza di fedi diverse”. Il vescovo di Vienna ha poi paragonato la storia della CELI alle varie fasi di preparazione della famosa Sacher Torte, dall’amalgama degli ingredienti alla glassa che ricopre tutto, consegnando alla presidente del Sinodo una Sacher proveniente da una pasticceria viennese. I festeggiamenti si sono tenuti presso la sede del Decanato in via Aurelia 391, e hanno visto la rappresentazione teatrale degli alunni della scuola “Gesù di Nazareth” di Santa Maria La Bruna (Napoli); e una mostra sui padri fondatori della CELI.

Tra i temi che maggiormente hanno impegnato i sinodali – oltre a quelli di natura più prettamente finanziaria che hanno richiesto molto tempo – è stato soprattutto l’ecumenismo. È infatti stata votata all’unanimità una mozione che prevede l’avvio di una consultazione con la Conferenza episcopale italiana (CEI) sulla celebrazione comune del matrimonio. Su questa materia è intervenuto mons. Vincenzo Paglia, presidente della Commissione ecumenismo e dialogo della CEI, che per la prima volta ha partecipato al Sinodo Luterano.

Soddisfazione per questo piccolo traguardo è stata espressa dal pastore Holger Milkau, decano della CELI: “Nell’anno del decennale della Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla giustificazione per fede, sottoscritta ad Augusta il 31 ottobre del 1999, come luterani italiani abbiamo voluto proporre qualcosa di concreto: la costituzione di una commissione congiunta della CELI e della CEI per lo studio di una liturgia comune dei matrimoni interconfessionali, sull’esempio di quanto avviene in Germania da almeno vent’anni”. Il Sinodo si era aperto lo scorso 29 aprile con un culto presieduto dal pastore Thomas Vogt e dal vicedecano Sebastian Zebe.


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