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Breve storia di una comunità evangelica lombarda
Chiesa Valdese - Comunità Cristiana Evangelica - di Bergamo



Premessa
a cura di Giorgio Ruffa


Questo che segue è un sommario delle vicende storiche di questa comunità, che sono comunque tipiche dell’evangelismo italiano. Sottolineo il fatto che queste comunità sono delle sopravvissute, in quanto con la ratifica delle decisioni del Concilio di Trento (1545- 1563), alla pubblicazione della bolla Benedictus Deus di papa Pio IV del 26 Gennaio 1564, ha inizio la Controriforma che stroncò ogni progresso evangelico in Italia.

L’opera di distruzione cominciò attraverso la mano di papi, affiancati dalla nascente Compagnia di Gesù (approvata nel 1540 da papa Paolo III), privi di ogni umanità, come San(sic!) Pio V (1566-72) ex grande Inquisitore e assetato di sangue eretico, Gregorio XIII (1572-1585) che gioì celebrando con banchetti e messe le stragi della notte di S.Bartolomeo (23 Agosto 1572) e Sisto V (1585-90) che trasformò il papato in una dittattura al servizio della Controriforma.

La storia dei vescovi di Roma è tristemente contraddittoria ed è forse specchio dell'animo umano: un altalenare di grandi e bieche figure. La presenza, purtroppo eccezionale, di grandi ed intelligenti papi, come, per esempio, Adriano VI (1522-23), Marcello II (1555), Benedetto XIV (1740-58) e Giovanni XXIII (1958-63), forse non basta a bilanciare la cecità di quelli sopracitati, ma è un segnale confortante. La ragione storica principale, lo sappiamo, fu il totale aspetto politico del soglio Pontificio che spesso eluse i veri bisogni spirituali. Quindi, questi avvenimenti vanno letti nell’ottica dei tempi, neppure la giustizia civile era tanto tenera e uccidere in nome di Dio non era meno grave che uccidere, durante la Rivoluzione Francese, in nome della Ragione, ma attraverso questi bagni di sangue, che hanno lasciato un’impronta indelebile nello sviluppo della società moderna, l’umanità non ha ancora imparato niente.

La storia dei conflitti religiosi dimostra che nell’uomo è presente un male radicale che abbrutisce anche il sublime ideale di servire per la gloria di Dio. Che cosa sia questo male e come lo si possa annientare è stato ampiamente discusso nei secoli, ognuno di noi ne ha una concezione, ma quello che importa ci è dato da Cristo, solamente, il quale ci offre una mano per uscirne (cfr. Atti 4, 28-30).

Per chi voglia affrontare lo studio di questo periodo italiano consiglio le seguenti letture:

Silvana Seidel Menchi, Erasmo in Italia 1520-1580, Bollati Boringhieri, Torino, 1987.

Salvatore Caponnetto, La Riforma Protestante nell’Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino, 1997 (2^ Ed.)

Breve storia di una comunità evangelica lombarda.
a cura di Marzio Colleoni


Luogo di Culto

Tempio: via Roma, 4 di fronte alla Banca d'Italia

Culto Domenicale ore 10,45 chiunque può parteciparvi e tutti sono benvenuti.

Studi Biblici - in via Tasso 55 c/o Centro Culturale Protestante, oltre allo studio biblico, vengono dibattuti argomenti di attualità sociale e teologica

Casa di Riposo Caprotti-Zavaritt - via Arno, 14 Gorle (Bergamo)

Il tempio, progettato dall'arch. Giacomo Frizzoni, fu inaugurato il 30 aprile 1876. L'edificio, rieccheggia uno stile romanico-lombardo.

Alcune note storiche

1218 si tiene a Bergamo una conferenza sui poveri di Lione la loro predicazione e presenza in Bergamo non si estingue mai del tutto

1428 Bergamo viene occupata da Venezia

1454 Bergamo e il bergamasco sono definitivamente integrate nella Rep.Veneta (Pace di Lodi) e rappresentano con la Valtellina ed i Grigioni un'importante zona di passaggio per i commerci favoriti dalla stessa Rep.di Venezia.

XVI Secolo Assiste al nascere e allo sviluppo della Riforma (1517 le 95 tesi di Lutero). Attraverso le strade dei commerci viaggiano e si diffondono i libri dei riformati, che trovano in Bergamo un centro di stampa e smistamento. grazie ad un'attiva presenza evangelica locale.

La Rep.Veneta, combatte le eresie religiose e politiche dei propri sudditi ma accetta, sul suo territorio, riformati stranieri, testimoniato, per esempio, a Venezia dal cosiddetto Fondaco de' Tedeschi, concedendo loro quella "libertas veneta" che altrove è sconosciuta. Ma la libertà religiosa assumeva comunque una forma ghettizzata. L'inquisizione costringe molti italiani alla fuga e al martirio. Parecchi riparano negli Stati protestanti e successivamente possono rientrare nella Rep.Veneta protetti dal salvacondotto della Nazione amica che lì ha ospitati. Continui e frequenti sono gli scambi fra Bergamo e i cantoni evangelici della Svizzera. Si forma così in Bergamo una colonia di svizzeri evangelici dediti inizialmente ai commerci, in particolare a quello della seta.

XVI e XVII secolo Divampano le guerre di religione, dando luogo a persecuzioni ed a spostamenti di popolazioni da un luogo ad un altro. La colonia evangelica, grazie alla politica tollerante di Venezia, riesce a sopravvivere ed a dare un notevole impulso conomico alla città, aggiungendo al commercio la produzione in loco della seta.

Dalla seconda metà del 1700 comincia ad affermarsi e a svilupparsi la produzione del cotone, con il contributo determinante dell'elemento evangelico.

1759 Il Senato Veneto concede una zona dei cimiteri comuni agli Evangelici.

1797 Napoleone concede la libertà di culto agli evangelici

XIX e XX Secolo

1807 giunge a Bergamo G.G. Orelli, il primo pastore che inizia un ministero regolare e stabile, egli sarà quel pastore che celebrerà a Milano nel 1808 il matrimonio fra Alessandro Manzoni e la riformata francese Enrichetta Blondel, membro della comunità di Bergamo.

1815 Caduta di Napoleone congresso di Vienna del 1815 Bergamo entra a far parte del Regno LombardoVeneto dell'impero d'Austria. Vi si aggiunge un gruppo riformato francese proveniente dalle Cevenne.

1848 Carlo Alberto Re di Sardegna, concede, con la cosiddetta Patente, i diritti civili e la libertà di culto ai propri sudditi valdesi (17 Febbraio)

1852 Parlamento di Vienna dell'Impero d'Austria sancisce l'editto di tolleranza religiosa.

La comunità di Bergamo, sempre più italianizzata partecipa attivamente al periodo risorgimentale, dai moti del marzo 1848 , dove gli evangelici sono presenti nel governo provvisorio e nella guardia civica alle varie guerre di indipendenza.

1859 Cacciati gli austriaci Bergamo entra nel Regno di Sardegna e nel 1861 in quello d'Italia. Ed è un evangelico Giovanni Morelli che nello stesso anno viene eletto primo deputato di Bergamo Italiana al Parlamento Nazionale.

Con l'unione politica si fa anche più stretta l'unione fra la comunità evangelica locale e la Chiesa Valdese e l'8 aprile 1934 viene decisa l'aggregazione alla Chiesa Valdese, mantenendo l'autonomia ed il nome di "Comunità Evangelica di Bergamo".

Solo con la costituzione della Repubblica Italiana (27-12-1947), si sancisce definitivamente che: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla Legge" art.8.

Infine con il concordato tra la Rep.Italiana e la santa sede, stipulato il 21-2- 1984, la Chiesa Evangelica Valdese raggiunge la parità legale e religiosa.

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Last Updated June 23rd 1997