Angeli e Realtà sovrasensibili, un problema?

di Giorgio Ruffa


Propongo un'altra questione. Fu chiesto qualche tempo fa: "Come posso far capire ad una persona che non esiste l'Angelo custode"? Ma, io credo che questo sia un falso problema.

Come al solito non dobbiamo confondere i fini con i mezzi. A mio, sempre fallibile, parere la questione degli angeli, custodi o altro, assume la stessa importanza dei sofismi che possono nascere nel discutere il "sesso degli angeli":-)

Il mondo protestante dovrebbe fare attenzione agli argomenti che depontenzino la maestà e la potenza di Cristo. Ma si sa, l'uomo cerca sempre di costruirsi Dio conformemente alle proprie esigenze (idea ben considerata dal filosofo ateo Ludwig Feuerbach): azione che è l'essenza propria del peccato. E' troppo duro voler capire, una volta per tutte, che, come dice Agostino, ogni nostro merito è in noi solo l'effetto della stessa grazia; e che quando Dio premia i nostri meriti non fa che premiare i suoi benefici!

Dio è il totalmente altro, come dice K. Barth; quindi la questione non è provare l'esistenza o meno di una realtà sovrasensibile, cosa del resto impossibile per la ragione, ma chiederci: è utile per la mia salvezza? E se opera, lo fa per mio volere?

Per me la risposta è negativa in entrambe le questioni. Lutero si opponeva, seguendo le scritture [Ebr. 9:12-28; 10:12-14], a qualunque altro mediatore che non fosse Cristo, e a riguardo le entità angeliche si espresse in questi termini: "Sapete che non vi e' una sola parola di Dio che ordini di invocare angeli o santi, affinche' intercedano per noi; ne' vi e' di cio' alcun esempio nella Scrittura. Infatti si trova che gli angeli hanno parlato con i Padri ed i Profeti, ma nessuno fu mai richiesto da loro d'intercedere. Parimenti il patriarca Giacobbe non chiese l'intercessione all'angelo con il quale aveva lottato, ma ricevette da lui soltanto la benedizione (Gen. 32,25-30). Piuttosto si trova nell'Apocalisse (Ap. 22,8-9) il contrario, cioe' che l'angelo non si lascia adorare da Giovanni".

A noi non è dato sapere, con esattezza, in che modo agisca la provvidenza divina. I suoi mezzi sono molteplici e spesso sconosciuti. Anche le affascinanti descrizioni metafisiche delle "Gerarchie celesti" dello pseudo-Dionigi non sono altro che frutto di una ragione umana finita, laddove lo stesso filosofo propone una teologia negativa che elimina ogni possibilie conoscenza diretta della "Divina Potenza" o anche "inacessibile caligine", inesprimibile dalla ragione umana. Anche Tommaso d'Aquino dedica parecchie questioni, della somma teologica, alle realtà angeliche, ma anche queste sono solo una dotta produzione della "finita" ragione umana. Le stesse cinque vie, per la dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio, sono un'assurdo, poichè pongono l'uomo sullo stesso piano ontologico di Dio, in virtù di una ragione che pretende, tracotante, di oggettivare Dio. L'analogia richiede sempre un contatto, ma questo è possibile solo ed unicamente attraverso l'atto kerygmatico dell'incarnazione di Cristo. Ogni altra strada non può che essere cieca. Quindi non dobbiamo lasciarci traviare da questioni che esulino dalla "Croce" e dalla "Promessa" di Cristo.

In questo periodo la questione "angelica" sta superando i limiti della decenza, anche quelli della Chiesa Cattolica, trasformandosi in una moda "New Age - Esoterica". Cominciò un annetto fa Guido Angeli (quando il cognome fa marketing), famoso imbonitore TV, vendendo, a caro prezzo, angioletti dipinti come concentratori di forze benefiche. Angeli ha smesso quasi subito, ora è tornato ai mobili. Ma non è finita: adesso ci sono i libri. Si stanno pubblicando porcherie che fanno accapponare la pelle. Solo a titolo di cronaca, noto a pagina 52 del catalogo 1997 De Vecchi (casa editrice famosa per i suoi manuali pratici casalinghi) libri di questo tono: "Gli Angeli, come incontrarli", "L'angelo custode, come parlargli con le carte (40 pseudo tarocchi inclusi!!!!!)" e un manuale di "Preghiere che guariscono". Degenerazioni? Certamente! Ma sono il segnale pratico di quanto siano fuorvianti certi argomenti, se non affrontati "cum grano salis".

La cosa che mi ha colpito è un'altra. Il libro "Gli Angeli, come incontrarli" è firmato Aurelio Penna. Certo, ognuno è libero di pubblicare ciò che vuole, ci mancherebbe. Dispiace solo che A. Penna, fu coautore con Sergio Ronchi dell'eccelente saggio "Il protestantesimo, Feltrinelli,1981" e di altre opere di carattere sociologico e religioso. Ma si sa, ci sono anche le leggi di mercato:-)

Chiudo l'intervento con un'altra citazione da Lutero, eccezionale nella sua sintesi, che avverte contro ogni forma d'intermediazione, rappresentata in generale dalla categoria dei santi: "la natura umana e' fin troppo incline ad abbandonare Dio e Cristo e a confidare negli uomini. E' estremamente difficile imparare ad avere fiducia in Dio e in Cristo. Percio' e' intollerabile un tale scandalo che spinge le persone deboli e carnali a iniziare un culto idolatrico contro il Primo Comandamento e contro il nostro battesimo. Si trasferiscano con coraggio la speranza e la fiducia dai santi a Cristo".

Mi auguro che questo mio breve intervento possa essere accolto benevolmente. Infine ricordo che ho dedicato due righe anche alla questione della Sindone.


Le citazioni di Lutero sono state tratte da:

LUTERO M., Epistola sull'arte del tradurre" (1530), in LUTERO M., Lieder e Prose, Mondadori, pgg. 250-280.


Last modify: Mon Mar 16 11:58:59 1998
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